Antonio Saitta
continuatore di Pannunzio e di Soldati

Volentieri aderisco, come Presidente della Provincia di Torino, all’invito di contribuire a ringraziare Pier Franco Quaglieni per i suoi 45 anni di direzione del Centro “Pannunzio”.

I motivi di questo grazie non formale sono tanti e, a ben vedere, si intersecano l’un l’altro.

Con il titolo “Professore di libertà” non si poteva trovare migliore definizione di un uomo, un torinese, uno studioso che del suo sapere e del suo credo morale e politico fa strumento di diffusione della cultura, pungolo e stimolo acuto del divenire dei nostri tempi.

Quaglieni è insieme figlio e continuatore degli insegnamenti e del modo di intendere la cultura e idea politica di Mario Pannunzio e dell’intelligente curiosità e amore per la vita di Mario Soldati; ha saputo trasferire esempio ed insegnamento di entrambi in una feconda attività di proposizione della memoria storica, con quella sua torinesità discreta, ma sempre tenace e talvolta intrisa di ironia.

Non dimenticare chi siamo stati e capire chi siamo è stata l’asse portante dell’attività del Centro “Pannunzio” in questi 45 anni di guida di Quaglieni che sulla storia ha innestato un’attenzione specifica al contingente, in particolare quello di Torino, tradotto nei decenni in un impegno civile costante, abbinando il dualismo storiacronaca all’amore per la cultura, per il sapere, per la didattica.

Il Centro “Pannunzio” è davvero un’istituzione preziosa per Torino e rappresenta nei fatti la testimonianza che la città continua a disporre, anche in questi nostri tempi così complessi e problematici, di una voce libera dove cultura e impegno civile sono essenza e norma.

Quaglieni
Pier Franco Quaglieni tiene una lectio magistralis nell’Aula Magna dell’Università di Torino (2002)

Testimonianze su Pier Franco Quaglieni
per i suoi quarantacinque anni di direzione del Centro “Pannunzio”