Condivisione di valori e ideali, ma anche grande stima e amicizia hanno, negli anni, contrassegnato il mio rapporto con il professor Pier Franco Quaglieni.
Da molto tempo sono iscritta al Centro “Pannunzio” e ho avuto modo di conoscere e apprezzare alcune delle qualità che hanno da sempre contraddistinto il nostro Direttore: profonda cultura, determinazione, un animo fiero e indomito, entusiasmo e grandi capacità organizzative.
La nostra è stata, in particolare negli ultimi tempi, una collaborazione proficua e interessante: progetti di ampio respiro letterario e storico con il coinvolgimento e partecipazione di importanti Istituzioni, conferenze, pubblicazioni.
Quello che mi ha sempre colpito è la sua capacità di stimolarti a dare il meglio, la sua disponibilità e attenzione ad accogliere le proposte, a dare consigli e suggerimenti utili per la loro realizzazione.
Non si è mai risparmiato, perché il suo fine è la valorizzazione del Centro, il desiderio costante di offrire una cultura libera, che respinge pressioni politiche e che serva, invece, da supporto alla riflessione, a discussioni e confronti costruttivi, senza mai cedere alle tentazioni del conformismo ideologico.
Da quel lontano giorno in cui ho conosciuto il prof. Quaglieni, in occasione di un viaggio a Venezia organizzato dal Centro “Pannunzio”, la nostra città e il nostro Paese hanno visto e vissuto tanti cambiamenti. Alcuni sono stati positivi, altri drammatici, ma la fecondità intellettuale di Pier Franco continuerà ad essere di sprone a tutti coloro che, come nella bella metafora di Diderot, vorranno illuminare la foresta con una piccola e fioca candela: la candela della ragione umana.