Non è necessario frequentare a lungo Pier Franco Quaglieni per conoscerne le altissime doti intellettuali; io ho avuto l’enorme fortuna di essere stato un suo studente.
Ci si può imbattere in professori più o meno brillanti al Liceo come all’Università, ma poche volte nella vita si ha occasione di incontrare un “maestro”. Sembra retorica, ma non lo è.
Quaglieni non è solo un intellettuale nell’accezione comunemente intesa di creatore di pensiero; osservatore avido e attento, è dotato di una finissima conoscenza storica e di profonda cultura letteraria, che fanno di lui un apprezzato saggista ed un vivacissimo giornalista.
Ma sapere non basta; il grande intellettuale deve anche essere capace di trasferire il sapere; e Quaglieni è un eccezionale divulgatore di cultura. La sua personalità esuberante e passionale, eppur sempre discreta ed elegante, ed il suo carisma avvincono chi lo legge e chi lo ascolta; lo “spirto guerrier ch’entro [gli] rugge”, parafrasando il Foscolo, magnetizza.
In poche parole, Quaglieni ama la cultura, e la fa amare.
Non solo; Quaglieni possiede una dialettica straordinariamente duttile, che lo rende facilmente intelligibile ai “parvenu” al mondo della cultura, senza nulla togliere al rigore accademico degli addetti ai lavori.
Quaglieni è un intellettuale coraggioso; ha voluto e saputo affrancarsi da ogni tentativo di omologazione culturale, difendendo la propria autonomia di pensiero ed esportando le sue regole al Centro culturale da lui diretto; battersi per la propria libertà ideologica senza piegarsi ad alcuna logica di partito è una scelta ed una sfida scomoda e gravosa per un pensatore di ieri come di oggi, barricati come sono all’interno di caste chiuse la cui adesione è, per solito, realizzabile solo attraverso il compromesso ideologico. Essere riconosciuto un apprezzato intellettuale, senza aver mai battuto i colori di alcun credo è una garanzia in più della sua obiettività e della sua coerenza.
Pertanto Quaglieni non può non essere considerato un esponente significativo della cultura italiana ma ancora di più un “uomo intero”, come direbbe Pannunzio. Ed il mestiere di uomo Quaglieni lo conosce e lo trasmette agli altri.