Domenico Carpanini
fuori dal coro

Conoscevo già di fama il professor Quaglieni da parecchio tempo – avevo molto ammirato la sua battaglia perché i disegni leonardeschi fossero esposti al pubblico – quando ho avuto occasione per la prima volta di conoscerlo personalmente. Fu durante la campagna elettorale del 1985, quando Quaglieni aveva accettato una candidatura come indipendente per le elezioni comunali. Si trattò di una vicenda molto brutta: Quaglieni non fu eletto a causa del sostegno assolutamente inadeguato che il partito diede alla sua candidatura (ci fosse già stata la “preferenza unica” sarebbe stato eletto benissimo, ma all’epoca il sostegno della lista era indispensabile).

Ho ricordato quell’episodio perché quando Quaglieni decise qualche anno dopo di “rompere il ghiaccio” – nel frattempo ero diventato Presidente del Consiglio comunale ed avevamo avuto modo di condividere alcune iniziative – mi indirizzò una lettera molto amichevole in cui rievocava quell’esperienza. Da allora le occasioni di incontro – formale e informale – con Quaglieni sono state numerose ed ho avuto così modo di apprezzare pienamente quella che giudico la sua caratteristica positiva più importante: saper stare “fuori dal coro” senza ricercare per questo ruolo rendite di posizione.

Mario Soldati e Pier Franco Quaglieni
Mario Soldati e Pier Franco Quaglieni al Museo del Cinema di Torino per gli 85 anni dello scrittore (1990)
Vittorio Chiusano e Pier Franco Quaglieni
Vittorio Chiusano e Pier Franco Quaglieni alla Scuola d’Applicazione di Torino, dove tenne una lectio magistralis su Filippo Burzio (1996)

Testimonianze su Pier Franco Quaglieni
per i suoi quarantacinque anni di direzione del Centro “Pannunzio”