Vittorio Chiusano
Quaglieni - una missione laica

La figura di Pier Franco Quaglieni non necessita di alcuna enfasi rettorica tanto essa è nota.

La vita di studio e il percorso culturale di Pier Franco Quaglieni si identificano con il pensiero e l’ideologia liberale e laica quale essa si è sviluppata nel contesto cittadino e nazionale e al cui approfondimento, diffusione e difesa egli ha arrecato un contributo essenziale e ormai definitivamente acquisito. Perciò la sua personalità e il suo nome vengono naturalmente associati a quelli dei più illustri interpreti e difensori del pensiero liberale e laico, quali – fra gli altri – gli indimenticabili Arrigo Olivetti, Nicolò Carandini, Mario Bonfantini, Mario Soldati e Giovanni Spadolini.

I vari importanti premi giornalistici e di cultura nazionali e internazionali che egli ha conquistato assieme alle numerose qualificatissime onorificenze ottenute, fra cui mi piace segnalare la “Medaglia d’oro di Benemerito della cultura e della scuola”, hanno contrassegnato il suo impegno di studioso e costituiscono la oggettiva attestazione del posto che, a buon diritto, Pier Franco Quaglieni si è conquistato nella cultura storico-politica del nostro Paese.

È fin troppo lungo e comunque noto l’elenco di tutti gli incarichi da lui rivestiti in molte fra le principali istituzioni culturali e di tutte le sue pubblicazioni soprattutto storiche per dover essere ripetuto, ma io ritengo che una particolare segnalazione meriti il servizio civico, che costituisce l’altro principale aspetto della sua poliedrica personalità, assolto da Pier Franco Quaglieni. È un servizio civico che ha avuto la sua più efficace espressione nella organizzazione della grande mostra leonardesca da lui voluta e realizzata nel 1975 fra mille difficoltà, nonché delle mostre storiche dedicate a Cavour, a Cesare Pavese e agli aspetti ambientali ed anche urbanistici di Torino.

Credo che fra tutti i riconoscimenti al suo valore e alla sua personalità il più appropriato sia quello espresso da Giovanni Spadolini allorquando di lui scrisse che “con dedizione e quasi con fedeltà all’esercizio di una missione, Quaglieni contribuisce in modo determinante a difendere la lezione di Pannunzio tramandandola alle generazioni più giovani”.

Sono certo che questo giudizio di Giovanni Spadolini, persona non usa a distribuire complimenti a vanvera e immeritati, rappresenta per il prof. Pier Franco Quaglieni il più esaltante e prezioso fra tutti i riconoscimenti da lui ottenuti. D’altronde la “missione” a cui egli, per seguire le parole di Spadolini, si è dedicato, ha trovato il suo riscontro tangibile nella creazione del Centro “Pannunzio” di cui Pier Franco Quaglieni è stato uno dei fondatori nonché fin dalle origini il suo autorevole e pressoché insostituibile direttore.

Tutti coloro che alla lezione morale e politica di Mario Pannunzio si richiamano come punto di ideale riferimento ed incontro, non possono che augurarsi che la “missione” di Pier Franco Quaglieni continui ancora a lungo e con immutata efficacia.

Indro Montanelli e Pier Franco Quaglieni
Indro Montanelli e Pier Franco Quaglieni

Testimonianze su Pier Franco Quaglieni
per i suoi quarantacinque anni di direzione del Centro “Pannunzio”