Quaglieni ha passato tante vacanze a Bordighera, la città dove la sua famiglia ha ancora adesso una casa, dove ogni anno da bambino fino all’adolescenza ha trascorso le vacanze.
Poi c’è un periodo legato ad un grande affetto della sua vita che lo ha portato alcuni anni ad Arma di Taggia.
Infine il legame profondo, dopo vacanze nel mondo e in Toscana (lui ama precisare mai a Capalbio!) e nel Sud d’Italia, è stato quello con Alassio ed Albenga.
Lì, invece di riposare, d’estate, sotto lo stimolo di persone che sono diventati suoi grandi amici, da Mario Berrino a Roberto Baldassarre, da Monica Zioni al Sindaco Melgrati, che lo insignì dell’Alassino d'oro nel 2007, da Strizioli a Barroero, da Boero a Cervone, Quaglieni si è buttato in un’iniziativa culturale continua e instancabile, diventando, negli anni mitici di Baldassarre direttore e Zioni assessore alla cultura, uno dei protagonisti dell’estate alassina. Adesso ad Alassio continua ad andare all’hotel Savoia ospite dei suoi amici Bajardo a tenere applauditissime conferenze sulla terrazza sul mare, dopo essere stato protagonista all’Auditorium della Biblioteca sul mare, oggi intitolato a Baldassarre. E, poi dopo la conferenza, l’immancabile cena da Sail Inn, dell’amico Gian Piero, o alla Prua degli amici Bajardo. Un’altra grande amicizia di Quaglieni è stata quella con Pasquale Balzola e con il titolare della pasticceria Sanlorenzo, sempre così attenti alla sua attività intellettuale. Anche con i Salesiani di Don Bosco di Alassio, lui ex allievo salesiano di Torino, ha intrattenuto rapporti, come li ha mantenuti con due Prefetti di Savona, con Mons. Brancaleoni, vicario episcopale, Mons. De Canis ed i frati Cappuccini di Alassio con cui si è stabilito un rapporto particolare in occasione del ricordo dell’amico Tito Gavazzi.
Serate indimenticabili con Gramellini e Sgarbi, Cofrancesco e Luisella Battaglia a parlare di cultura e di libertà, dopo aver estasiato il pubblico della piazza Partigiani. Quaglieni ha anche collaborato con Savona, Finale, Ventimiglia, Imperia e soprattutto Albenga, una città che gli è rimasta nel cuore dove ha incontrato altri amici, dall’avvocato Costa, mitico presidente dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri, a Torrengo e Ballabio di Palazzo Oddo, l’ex sindaco Tabbò, l’on. Franco Vazio, l’ex vice sindaco Vannucci, la prof. Tagliasacchi dell’Unitre, dove ogni anno tiene sette o otto lezioni seguitissime. Un buon rapporto ha anche con la ‘Vecchia Albenga’, solida e seria istituzione ingauna. E poi la collaborazione con la biblioteca civica di Patrizia Valdiserra e tante altre istituzioni che lo invitano. Sandra Segre Zunino è una delle nuove amicizie culturali di Quaglieni, che è andato ad inaugurare il bel centro espositivo artistico nel centro storico di Albenga. Simona Vespo e Pina Verrazzani, grandi amiche di Quaglieni, hanno promosso con lui il primo evento ingauno a cui ha partecipato: un grande convegno su Garibaldi nel 2006.
Il rapporto sodale con Pierluigi Gravellone, Sergio Savoré, Fabrizio Malatesta, gli amici del Lions Albenga Host, gli amici Ferrari di Pogli sono un altro aspetto della sua vita ‘ligure’ incentrata nella frequentazione di alcuni locali amatissimi come quello di Luciano ad Albenga, il Bar dello sport a Cisano e la Sciamadda di Calice. Un capitolo a sé è quello del “Civico Uno” di Lorenza Giudice che il Professore ama frequentare ogni mattina ed a volte anche alla sera. Va inoltre ricordato il rapporto con la famiglia Montina per i grandi eventi poetici di dicembre e il conferimento di un premio da parte del comune di Cisano sul Neva.
E poi, sopra ogni altro il rapporto straordinario di collaborazione con Marco Servetto e con sua moglie Enza, i creatori della sezione ligure del Centro “Pannunzio”, nata già con Anna Ricotti oltre 11 fa come sezione alassina e sviluppata da Servetto in modo straordinario in tutto il Ponente.
Un rapporto fecondo, magari a volte dialettico, è quello con il Sindaco di Albenga Rosy Guarnieri con la quale ha realizzato il Premio, inventato da Vittoria Barroero, nell’attuale formula, che ha visto premiato Gramellini. Dal 2013 si intitola ‘Albingaunum – Romano Strizioli’.
È stato Bruno Babando a scrivere che Quaglieni anche in vacanza lavora. Ed è così. Suoi articoli escono spessissimo sull'edizione ligure della “Stampa” dove l’amico Sandro Chiaramonti gli ha dato spazio ed ospitalità costante. Non si può infine non citare l’amicizia con Elio Ferraris, presidente del Circolo degli Inquieti, che lo ha invitato a Savona a parlare più volte e lo ha voluto partecipe del più bell’evento culturale del Ponente ligure, anzi dell’intera Liguria: la Festa dell’Inquietudine di fine maggio e inizi di giugno.
Quaglieni è riuscito anche a crearsi dei “nemici”, ma di essi non è il caso di parlare. Egli è divenuto, nel giro di poco più di un decennio, un ligure elettivo, direi onorario, se consideriamo il lavoro straordinario che ha fatto.