Ugo Perone
kantianamente fa un uso pubblico della ragione

Accolgo con piacere l’invito che mi è stato rivolto di aggiungere, tra le tante che perverranno, una mia personale testimonianza per il professor Quaglieni, ricorrendo i 45 anni della sua direzione del Centro “Pannunzio”. Come assessore alla cultura della Città e della Provincia di Torino ho infatti avuto occasione di conoscere e apprezzare personalmente il rigore e l’intransigenza dell’intellettuale ma anche di scoprire quanto questi tratti fossero sostenuti da una personalità ricca e straordinariamente umana.

Parlando di lui non si può non ricordare, correndo il rischio dell’ovvietà, quanto sia stato fondamentale il suo apporto alla cultura italiana e non solo cittadina e quanto impegnativa fosse l’eredità che egli si trovò a raccogliere animando il gruppo che diede vita al torinese Centro “Pannunzio”. Così la straordinaria esperienza de “Il Mondo” trovò proprio a Torino un seguito ideale, grazie certamente alle robuste radici che il crocianesimo aveva nella nostra città e a una tradizione intellettuale – ma anche e soprattutto morale – che caratterizza una parte così importante della cultura torinese. Una cultura laica e non laicista, secondo l’acuta distinzione suggerita da Bobbio, una cultura dell’incontro, dell’apertura e della tolleranza.

Mi pare importante sottolineare questa prevalenza del dato morale che sostiene il ruolo di chi opera per la cultura: una sostanza etica prima che politica e ideologica, così come morale prima ancora che politico fu l’antifascismo di personaggi come Gobetti o Arrigo Olivetti.

Quaglieni affronta con intransigenza e coraggio il ruolo pubblico di intellettuale per il quale la critica e il dissenso sono una necessità e la contestazione che ne può derivare un rischio da affrontare. La sua storia e la sua attività costituiscono una prova esemplare dell’attualità e dell’importanza di un “uso pubblico della ragione”, formula con la quale Kant riassumeva l’essenza profonda dell’illuminismo. Ma quest’uso pubblico si congiunge con il rigore morale e l’impegno personale, facendo di Quaglieni un testimone appassionato della ragione del nostro tempo.

Palazzo Filomarino di Napoli
Pier Franco Quaglieni nello studio di Benedetto Croce a Palazzo Filomarino di Napoli

Testimonianze su Pier Franco Quaglieni
per i suoi quarantacinque anni di direzione del Centro “Pannunzio”