Giuseppe Piccoli
storico e maestro di libertà

Mi ero avvicinato al Centro “Pannunzio”, erano gli anni ’70/80, mosso dalla curiosità, forse anche mista ad un po’ di scetticismo, per un programma di incontri che valorizzavano le nostre radici culturali e i principi laici e liberali che ne sono una irrinunciabile componente.

Ho conosciuto così il prof. Pier Franco Quaglieni, già allora maestro di pensiero libero, esempio di un’indipendenza contrapposta al conformismo diffuso nelle iniziative e nei fatti, e ho assistito nel Centro, grazie a lui e ad una schiera di collaboratori appassionati, alla nascita e allo sviluppo di tanti progetti culturali nel campo degli studi letterari, storici e politici.

Ma, cosa almeno allora davvero inconsueta, ho scoperto con piacere che nel Centro c’era anche una sezione di studio in cui ci si occupava di argomenti scientifici, in particolare medici e farmacologici, sui quali si confrontavano diverse opinioni e si affrontavano i problemi sotto un profilo non solo tecnico, ma anche etico e culturale. È un filone di ricerca e divulgazione che il prof. Quaglieni ha sostenuto con convinzione e che tutt’ora genera dibattiti di grande interesse, coinvolgendo anche, se non soprattutto, i non addetti ai lavori che chiedono, da cittadini consapevoli, di essere onestamente informati.

È questo un altro dei motivi per cui dobbiamo riconoscere che l’apporto del Centro “Pannunzio” alla cultura torinese è stato e continua ad essere di importanza straordinaria. L’attuale proiezione del Centro in ambito nazionale fa ben sperare per ulteriori futuri sviluppi.

Al professor Pier Franco Quaglieni, storico e maestro indipendente di libertà, auguro di proseguire con successo crescente il suo lavoro così importante per la cultura del nostro Paese.

Vittoria Barroero
Pier Franco Quaglieni con Vittoria Barroero animatrice del Premio “Albingaunum 2012”

 

Premio “Albingaunum 2012”
Il pubblico del Teatro Ambra per il Premio “Albingaunum 2012”

Testimonianze su Pier Franco Quaglieni
per i suoi quarantacinque anni di direzione del Centro “Pannunzio”