Stefano Morelli
il suo rigore e la sua coerenza

È con grande piacere che partecipo a questa bella iniziativa promossa dalla Scuola di formazione storica per onorare il prof. Pier Franco Quaglieni, in occasione dei quarantacinque anni di direzione del Centro Culturale “Mario Pannunzio”, anche se un po’ mi dispiace che un’iniziativa così opportuna non sia scaturita dalla sede storica del Centro: Torino.

Grazie comunque per avermi offerto l’opportunità di esprimere tutta l’ammirazione e la stima che sempre più nutriamo nei confronti di un vero, grande Maestro di vita, oltre che di princìpi coerentemente ispirati ad una rettitudine oggi sempre più negletta e rara.

Non mi dilungherò nell’enumerare meriti già ben documentati da una qualunque biografia reperibile, banalizzando, anche su Internet: pubblicazioni, medaglie, attestati, diplomi, titoli non lasciano dubbi sull’assoluta eccezionalità del personaggio e dell’esperienza umana del Professore. Vorrei invece condividere la mia esperienza personale, risalente all’epoca in cui, ancora in servizio al Gabinetto del Sindaco di Torino, l’ho incontrato in due occasioni, avendo modo di apprezzarne le doti di rigore, di coerenza e di abnegazione in vicende apparentemente minori.

Una prima volta fui colpito dalla sua generosità e fierezza nel mettersi a disposizione, su richiesta del Sindaco del tempo, per realizzare un’accurata revisione del commento a quel fondamentale libro di Valdo Fusi, Fiori Rossi al Martinetto, e ciò a titolo assolutamente gratuito, per il solo piaceredovere di testimoniare il valore di quello scrittore, e di agevolare i futuri lettori, in particolare giovani, ai quali la lettura risultava ostica a causa della scarsa conoscenza del periodo storico e delle vicende del processo di Torino dell’aprile 1944.

In un secondo caso, ebbi ad apprezzare il suo rigore quando, inspiegabilmente, non fu invitato alla cerimonia organizzata dal Comune per commemorare una vittima del terrorismo, il giornalista Carlo Casalegno, di cui era stato, oltretutto, il più intimo amico! Avrebbe potuto partecipare comunque, in quanto invitato personalmente dalla vedova Casalegno, ma lui, trattandosi di una cerimonia organizzata dal Comune, non volle approfittare dell’amicizia, ma pretese l’invito formale del Sindaco. L’ottenne, ed alla cerimonia parlò da par suo…

A questo punto sarà chiaro il perché, appena riconquistata la mia libertà con il pensionamento, ho immediatamente aderito al Centro “Pannunzio”, ove collaborando con maggior continuità con lui, ne ho apprezzato ancor più le doti di guida e maestro sempre disponibile e sempre attento alle esigenze di tutti.

Principe Sergio di Jugoslavia
Il Principe Sergio di Jugoslavia all’apertura dell’Anno Accademico 2008 nell’Aula Magna dell’Università di Torino
Generale Cravarezza
Pier Franco Quaglieni, introdotto dal Generale Cravarezza, apre al Circolo Ufficiali di Torino con una lectio magistralis il ciclo “I libri che hanno fatto l’Italia” (2010)

Testimonianze su Pier Franco Quaglieni
per i suoi quarantacinque anni di direzione del Centro “Pannunzio”